Gamba più corta dell’altra: come l’osteopatia approccia la dismetria!

Nel mio studio di osteopata a Segrate molti pazienti sono soliti farmi notare di avere il bacino storto, una spalla più alta o il piede più in fuori!

Ebbene, bisogna partire dal presupposto che il corpo umano non è propriamente simmetrico! Capita infatti molto spesso che il paziente non sia a conoscenza, ad esempio, di avere una gamba più corta dell’altra.

Prima però di approfondire l’approccio osteopatico alle dismetrie degli arti inferiori bisogna conoscerne la classificazione.

Come vengono classificate le dismetrie degli arti inferiori?

  • Dismetria reale (presenza di una differenza di lunghezza anatomica a livello di tibia o femore)
  • Dismetria apparente (presenza di una differenza di lunghezza non reale dovuta a disfunzioni articolari a livello di bacino, anca, ginocchio e/o piede con conseguente squilibrio posturale)

La classificazione risulta quindi molto semplice, in quanto sono presenti solo due tipologie di dismetria degli arti inferiori; quello che però rende complesso l’argomento è l’approccio clinico!

E’ complicato riconoscere bene un reale accorciamento e questo porta ad una sorta di confusione per quanto concerne l’utilizzo di eventuali plantari e/o rialzi, che a loro volta possono portare all’insorgenza di dolori principalmente alla schiena ed agli arti inferiori, se non prescritti correttamente.

Come si misura la dismetria?

L’esame diagnostico di riferimento, o gold standard, è la radiografia (Rx) che prende in considerazione un eventuale slivellamento dei cotili (linea cotiloidea), che non sono altro che la parte di bacino che insieme alle teste del femore formano l’articolazione dell’anca. Sarebbe inoltre indicato effettuare due radiografie a distanza di 6 mesi l’una dall’altra.

Cosa comporta la dismetria degli arti inferiori?

Le evidenze scientifiche riportano un nesso tra una differenza nella lunghezza degli arti inferiori e disturbi muscoloscheletrici, alterazioni a livello del bacino, problematiche posturali che possono condurre a lombalgia ed eventualmente scoliosi. I soggetti che tendono a soffrirne maggiormente sono coloro i quali passano molto tempo in piedi.

Bisogna però approfondire l’argomento, ovvero è del tutto normale non avere le gambe della stessa lunghezza! Se la dismetria arriva fino ai 0,5 cm allora può essere considerata fisiologica e normalmente il corpo tende a trovare degli adattamenti. Alcuni studi scientifici parlano di dismetria degli arti inferiori fisiologica fino ad 1 centimetro. Sicuramente, oltre il centimetro il corpo farà fatica ad accomodare ed i dolori lombari o alla schiena in generale saranno più frequenti e più intensi. In quest’ultimo caso sarà molto probabilmente consigliato l’uso di plantari.

Dismetria degli arti inferiori ed osteopatia

Nella maggior parte dei casi l’osteopata si trova a dover fronteggiare dismetrie apparenti. Un’attenta valutazione degli arti inferiori può permettere all’osteopata stesso di poter effettuare delle tecniche mirate alle varie articolazioni che compongono gli arti inferiori stessi per poterne ristabilire un equilibrio e ridurre la dismetria (ad esempio un’anca atteggiata in rotazione esterna porterà ad avere una gamba più corta apparente).

Le cause che possono portare ad una dismetria apparente, e sulle quali l’osteopata ha maggior capacità di successo, sono svariate. Tra le maggiori troviamo:

  • Disfunzioni del bacino quali bascula e rotazione
  • Valgismo o varismo accentuati di ginocchio o calcagno (piede)
  • Retrazioni di muscoli quali psoas e piriforme (non hai mai sentito nominare questi due muscoli? Leggi il mio articolo su mal di schiena psoas e benefici dell’osteopatia!)
  • Scoliosi
  • Aderenze viscerali

Un buon osteopata sarà in grado di approcciare un’eventuale dismetria apparente, ancor meglio se affiancato da un ortopedico per quanto concerne la parte di diagnosi!

 

Non sai come cercare un bravo osteopata? Leggi il mio articolo su un bravo osteopata a milano per capire cosa ricercare su internet!