Mal di schiena e psoas: benefici dell’osteopatia

Chiunque, almeno una volta nella vita, ha sofferto di mal di schiena lombare! La sintomatologia può essere più o meno acuta e può arrivare fino al cosiddetto colpo della strega (blocco acuto lombare). Una delle cause può essere imputabile al muscolo psoas (ileopsoas). Andiamo a scoprire quali possano essere i benefici dell’osteopatia!

Anatomia e biomeccanica dello psoas

Prima di approfondire l’approccio osteopatico è bene fare un brevissimo cenno anatomico di tale muscolo e studiarne i sintomi.

Lo psoas origina a livello dell’ultima vertebra toracica (D12) e dalle prime 4 vertebre della colonna lombare (L1-L2-L3-L4), oltre che dai processi costiformi lombari e dai dischi intervertebrali e va quindi ad inserirsi sul piccolo trocantere del femore. Inoltre, tale muscolo si fonde col muscolo iliaco, che origina dalla faccia interna dell’osso iliaco del bacino, ed insieme vanno a formare il muscolo ileo-psoas.

Lo psoas può mobilizzare sia il tronco che l’anca, nello specifico:

-flette ed inclina lateralmente il tronco, oltre a ruotarlo dalla parte opposta

– flette, ruota esternamente ed adduce l’anca

Quali sono i sintomi da psoas?

Lo psoas può andare incontro ad infiammazione quando il muscolo risulta essere teso e contratto; essendo un muscolo posturale, capita spesso di trovare delle retrazioni del muscolo stesso. Infatti ne soffrono maggiormente le persone con un lavoro sedentario che stanno sedute gran parte della giornata, ma anche sportivi quali i runner ed i calciatori (vuoi approfondire la pubalgia? Leggi il mio articolo su pubalgia ed osteopatia!).

I sintomi da psoas sono dolori lungo la colonna vertebrale lombare, o lombalgia, che possono irradiare nella zona sacrale, a livello dell’articolazione sacro-iliaca, ma ancor di più nella zona inguinale dove vi è l’inserzione sul femore.

Spesso, quindi, un suo accorciamento può essere confuso con un’ernia inguinale piuttosto che con una problematica di ernia o protrusione a livello della prima o seconda vertebra lombare.

Come disinfiammare lo psoas con l’osteopatia?

L’osteopatia può essere molto utile in caso di psoas infiammato, in quanto con la terapia manuale è possibile palpare nella cavità addominale il muscolo stesso e quindi rilasciarlo con delle semplici tecniche di inibizione; oppure, tra le tecniche maggiormente utilizzate, vi è lo stretching dello psoas che può essere effettuato dall’osteopata in maniera classica passiva, ma anche come tecnica di energia muscolare in cui viene chiesta una collaborazione del paziente sotto forma di spinta in flessione della gamba.

Una volta approcciato direttamente lo psoas è possibile integrare il trattamento con delle manipolazioni della colonna lombare e dell’anca, visti gli stretti rapporti tra lo psoas e le zona appena nominate.

Inoltre, lo psoas ha una relazione molto stretta col muscolo diaframma che è fondamentale per la respirazione; quindi una manipolazione dello psoas può essere inserita in un contesto più ampio di respirazione e di postura, essendo il diaframma il muscolo posturale per eccellenza!

Non va poi trascurato l’aspetto riguardante la meccanica degli arti inferiori, poiché delle disfunzioni a livello di piede e/o ginocchio possono portare in sovraccarico l’anca e quindi lo psoas stesso.

 

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