Colpo della strega: curalo con l’osteopatia!

Se anche tu hai sofferto di mal di schiena nella parte bassa lombare allora è probabile che sia stato vittima del colpo della strega!

Se sei qui è perché ti hanno consigliato l’osteopatia ed in effetti il trattamento manipolativo osteopatico può esserti d’aiuto, ma prima di entrare nello specifico della parte pratica e di come un osteopata possa approcciare il colpo della strega, vediamo cosa si intende con questo termine un po’ particolare!

Cos’ è il colpo della strega?

Con il termine colpo della strega si intende un episodio di lombalgia acuta che porta il paziente a soffrire di un dolore muscolare molto forte nella parte bassa della schiena; molto spesso la zona più colpita è il passaggio lombo-sacrale, sede nella quale è più facile trovarsi in presenza di un problema al disco intervertebrale quale ernia del disco o protrusione.

Già da questo si evince come la fortissima contrattura muscolare che viene a crearsi non sia altro che una conseguenza di una non corretta biomeccanica del tratto stesso (discopatia, sovraccarico funzionale, problema posturale…).

La contrazione muscolare serve al corpo per evitare di creare un danno maggiore, di solito in seguito a movimenti di flessione o di torsione della colonna vertebrale.

Quali sono le cause più frequenti di colpo strega?

Nell mia pratica clinica più che decennale ho notato come l’attività che maggiormente porta il paziente a soffrire del colpo della strega sia il lavarsi i denti! Si hai letto proprio bene! Il fatto di stare con il tronco leggermente flesso in avanti fa si che il passaggio lombo-sacrale vada in sovraccarico e che la pressione sul disco intervertebrale aumenti a dismisura!

Ve ne sono poi tante altre di cause tra le quali:

  • Movimenti troppo rapidi della colonna vertebrale
  • Sforzo eccessivo (un classico esempio è il trasloco)
  • Inadeguata preparazione fisica
  • Problemi congeniti alla colonna (ad esempio una spondilolistesi)
  • Artrosi importante…

Come posso capire se è il colpo della strega?

La risposta è abbastanza semplice in quanto il soggetto colpito lamenterà un senso di fortissima rigidità a livello della colonna lombare o comunque nella zona colpita, oltre al dolore intenso prima indicato.

Quanto dura il colpo della strega?

La durata della sintomatologia è variabile da soggetto a soggetto, ma indicativamente la fase più acuta può durare dai 2-3 giorni per poi andare migliorando; questo non vuol dire che in tre giorni tutto sia risolto, perché spesso, sia la rigidità che il dolore, possono rimanere presenti anche per qualche settimana, magari non impedendo le attività di routine, ma comunque limitandole.

Come posso alleviare i sintomi da colpo della strega?

La terapia standard comprende l’utilizzo di farmaci antiinfiammatori (fans) che possono essere utili per ridurre l’infiammazione lombare che si è venuta a creare. In generale viene anche consigliato il riposo per permettere alla muscolatura dolente di rilasciarsi, anche se la letteratura scientifica non è molto a favore; qualora volessi approfondire l’argomento puoi leggere il mio articolo sul mal di schiena e riposo a letto!

Può l’osteopatia essere d’aiuto in caso di colpo della strega?

Ricorrere all’osteopatia per curare il colpo della strega può essere una mossa vincente!”, questo perché le manipolazioni osteopatiche possono ristabilire un equilibrio del tratto interessato migliorando il benessere generale del paziente.

L’osteopata andrà ad agire, come sempre, a livello di più strutture e non solo nella zona del sintomo, ma vediamo nello specifico quali: in primis verranno effettuate delle tecniche sui muscoli (tessuti molli: soft tissues) per ridurre le contratture presenti, tecniche di mobilizzazione articolari (tecniche articolatorie) per cercare di ridurre la rigidità creatasi e, ove possibile, eventuali tecniche dirette sulla colonna vertebrale.

E’ comunque fondamentale ricordare come l’osteopata sia il terapista di eccellenza per quanto concerne le tecniche viscerali, che in caso di colpo della strega possono avere un valore ancora più importante per la diretta connessione anatomica e neurologica soprattutto tra il piccolo bacino e la colonna lombare.

In ultimo potrebbe aver senso approcciare il paziente anche da un punto di vista cranio-sacrale, visto che la zona maggiormente colpita risulta appunto essere il passaggio lombo-sacrale.

 

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